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Il racconto di un muro di Nasser Abu Srour

Il racconto di un muro di Nasser Abu Srour

Cercavo un titolo per il pezzo di dicembre e naturalmente pensavo a un racconto natalizio. Ma il Natale ricorda una nascita avvenuta a Betlemme duemila anni fa e non può non far precipitare il pensiero sulla tragedia odierna cui assistiamo impotenti e sgomenti. Subito ho pensato a un libro acquistato di recente nel tentativo di capire quello che sta succedendo, Il racconto di un muro. L’autore è Nasser Abu Srour, poeta e scrittore palestinese, anche lui nato e...
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Cyberbullismo: di cosa parliamo?

Cyberbullismo: di cosa parliamo?

Questo articolo analizza il fenomeno del cyberbullismo, partendo dalla sua definizione fino a esplorare i vari aspetti che lo caratterizzano. Approfondiremo i fattori di rischio e di protezione che influenzano l'incidenza del cyberbullismo, nonché l'impatto sociale che questo comportamento può avere sia sulle vittime che sugli aggressori. Inoltre, discuteremo le normative attuali e le politiche scolastiche che mirano a prevenire e contrastare il cyberbullismo. L'obiettivo è fornire un quadro chiaro, seppur sintetico, di questo problema crescente, evidenziando l'importanza di un ambiente di supporto trasversale ai diversi contesti.
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V13 di Emmanuel Carrère

V13 di Emmanuel Carrère

Non avrei probabilmente mai letto questo libro se non mi fosse stato regalato, l’argomento mi pareva troppo duro da affrontare. Invece si è rivelato una lettura importante, che è rimasta a lungo nei miei pensieri facendomi riflettere. Il titolo si riferisce a Venerdì 13 novembre 2015, giorno in cui Parigi è stato teatro degli attentati terroristici del Bataclan, dello Stade de France e di alcuni bistrot, attentati che hanno provocato centotrenta morti e trecentocinquanta feriti (Carrère, 2022). Il...

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Sudafrica: quanto dura l’apartheid?

Sudafrica: quanto dura l’apartheid?

In occasione di un viaggio in Sudafrica, paese bellissimo dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, interessantissimo e disperante per gli aspetti sociali e psicosociali, ho riletto alcuni romanzi ambientati in quel paese, che, con Alberta Contarello, avevamo analizzato per esplorare le relazioni sociali in essi descritte (Volpato & Contarello, 1995). Il primo, anche in ordine di tempo, è Storia di una fattoria africana, comparso nel 1883, capolavoro firmato da Olive Schreiner (1855-1920), scrittrice impegnata su numerosi fronti...
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Come vediamo una persona che ci racconta di stare male e quanto siamo disponibili ad aiutarla? Il ruolo del genere (e non solo)

Come vediamo una persona che ci racconta di stare male e quanto siamo disponibili ad aiutarla? Il ruolo del genere (e non solo)

Immaginate di essere in giro con alcuni amici e amiche per un aperitivo. Mentre state tornando a casa iniziate a sentire qualcosa di strano, avete qualche brivido di freddo, la gola comincia a farvi male e vi sembra che vi stia venendo un brutto raffreddore. Vi chiedete subito che cosa stia succedendo, pensate ai malesseri sperimentati e dopo qualche minuto arrivate alla conclusione che vi siete ‘beccati’ il virus influenzale che sta girando da qualche giorno in città....
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"Se l'è cercata": il victim blaming nei confronti delle vittime di violenza di genere

"Se l'è cercata": il victim blaming nei confronti delle vittime di violenza di genere

Nel poema epico-mitologico le Metamorfosi, Ovidio racconta di Medusa, mostro con capelli di serpente, in grado di trasformare in pietra chiunque la guardasse. Quello che è meno noto di Medusa è come sia divenuta un mostro. Medusa viene descritta da Ovidio come originariamente di una bellezza rara, ricordata soprattutto per la magnificenza dei suoi capelli. Una delle interpretazioni del mito di Medusa narra che un giorno il dio del mare, Poseidone, violentò Medusa nel tempio di Minerva, dea...

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Scopo raggiunto? Il ruolo degli obiettivi sessuali nell’influenzare percezioni e atteggiamenti delle donne nelle relazioni sessualmente oggettivanti

Scopo raggiunto? Il ruolo degli obiettivi sessuali nell’influenzare percezioni e atteggiamenti delle donne nelle relazioni sessualmente oggettivanti

È sabato sera, sei appoggiata/o al bancone del bar e stai parlando per la prima volta con una persona che trovi molto attraente. Volevi catturare la sua attenzione e ci sei riuscita/o. I suoi sguardi sono diretti al tuo corpo, gli piace e te lo dice apertamente. Come ti sentiresti in questa situazione? Come ti comporteresti? Ora, proviamo a immaginare uno scenario simile. Questa volta, però, ti si avvicina una persona alla quale non sei interessata/o e di...
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Esilio di Enzo Bettiza. Le parole delle emozioni

Esilio di Enzo Bettiza. Le parole delle emozioni

La letteratura psicosociale sulle emozioni mi attira soprattutto quando sottolinea gli aspetti e le diversità culturali; mi affascina sapere che in alcune culture esistono emozioni che in altre culture sono sconosciute o non riconosciute come tali. Come si sa, ogni sistema culturale sviluppa una propria sensibilità emotiva e questo fa sì che di fronte a situazioni simili si possano innescare emozioni differenti. Libri e manuali sono ricchi di descrizioni di emozioni sconosciute alla cultura occidentale, sui quali mi...
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Tra Eccellenza e Benessere. Strategie per equilibrare lavoro e vita privata nei contesti di lavoro flessibile: il caso dell’accademia

Tra Eccellenza e Benessere. Strategie per equilibrare lavoro e vita privata nei contesti di lavoro flessibile: il caso dell’accademia

Trovare un equilibrio soddisfacente tra vita lavorativa e privata in contesti lavorativi flessibili, creativi e intellettuali, come l’accademia, è allo stesso tempo una sfida e un’opportunità. Nonostante la flessibilità sia associata nell’immaginario collettivo ad una grande libertà di gestire il proprio tempo (libero e di lavoro), questa libertà spesso non si traduce in un sano equilibrio, a causa di elementi di tipo organizzativo, sociale e individuale. Un modello centrato sul lavoro, spesso guidato da una persistente agenda neoliberale, che attribuisce maggiore importanza alla performance rispetto al benessere è il primo ostacolo. La cultura ipercompetitiva, unita alla precarietà lavorativa, mina l’equilibrio tra lavoro e vita privata erodendo il benessere complessivo. Questo clima organizzativo, inoltre, diventa terreno fertile per coltivare disuguaglianze tra uomini e donne. La consapevolezza degli effetti negativi di un disequilibrio tra lavoro e vita ha portato a un nuovo e crescente interesse verso lo sviluppo di strategie volte a potenziare la capacità di stabilire confini tra la vita professionale e personale. In questo articolo offriamo dieci suggerimenti basati sull’evidenza scientifica per migliorare l'equilibrio tra lavoro e vita privata in lavori come l’accademia. Sebbene le esigenze di questo tipo di lavori possano avere alcuni risvolti particolarmente problematici per la conciliazione dell’attività professionale e la sfera privata, l'adozione di queste strategie potrebbe contribuire a promuovere il benessere e migliorare la qualità della vita complessiva di chi lavora in questi contesti. “Lavorare meno per lavorare meglio" potrebbe essere il motto per promuovere un ambiente lavorativo più sostenibile.

Finding a satisfying work-life balance in flexible, creative and intellectual working contexts, like the academia, is an opportunity and a challenge. Despite flexibility being commonly associated with a great freedom in managing one's free and work time, this freedom often does not translate into a healthy balance, due to organizational, social, and individual elements. The main obstacle is represented by the work-centered model, which often drives the persistent neo-liberal agenda where greater importance is placed on performance than on well-being. A hyper-competitive culture, combined with job insecurity, undermines the work-life balance by eroding overall well-being. This organizational climate also becomes fertile ground for cultivating inequalities between men and women. Awareness of the negative effects of a work-life imbalance has led to a new and growing interest in developing strategies to improve the establishment of boundaries between professional and personal life. In this article, we offer ten evidence-based suggestions for improving work-life balance in flexible working arrangement in competitive environment, such as academia. Although the demands of this type of job may lead to problematic implications for work-life balance, adopting these strategies could help promote well-being and improve the overall quality of life of workers. 'Work less to work better' could be the motto for promoting a more sustainable work environment.
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La relazione tra mindfulness in scenari naturali virtuali e awe: principali evidenze in letteratura e nuove prospettive di ricerca

La relazione tra mindfulness in scenari naturali virtuali e awe: principali evidenze in letteratura e nuove prospettive di ricerca

Numerosi studi in psicologia ambientale hanno recentemente approfondito il ruolo della natura nell’incrementare stati emotivi positivi. Tra questi, un filone sempre più corposo di ricerca si è focalizzato sull’awe, una emozione complessa generata dall’osservazione di qualcosa di straordinario e trascendente, i cui benefici si riflettono sia da un punto di vista psico-fisico che sociale. Studi recenti hanno dimostrato come sia possibile generare awe, con effetti paragonabili a quelli della natura in vivo, anche in virtuo, attraverso l’esposizione a scenari naturali tramite realtà virtuale. Nonostante questo, la letteratura fornisce poche evidenze rispetto a quali siano i possibili facilitatori di questo processo. In questo articolo vengono illustrate le principali evidenze in letteratura sul ruolo della mindfulness, una pratica che consiste nel portare consapevolmente l’attenzione sul momento presente senza giudizio rispetto alle proprie azioni e pensieri. Recenti evidenze suggeriscono come la mindfulness, associata ad ambienti naturali virtuali, potrebbe favorire i processi attentivi legati all’osservazione degli stimoli esterni e ciò permetterebbe di sperimentare con maggior efficacia l’esperienza di awe. Infine, sono presentate nuove prospettive di ricerca, che vedono la restorativeness, la capacità degli ambienti naturali di garantire sollievo dallo stress e recupero di energie psico-fisiche, giocare un ruolo nella relazione tra mindfulness in ambienti naturali virtuali e awe.  

Several studies in environmental psychology have recently explored the role of nature in enhancing positive emotional states. Among these, an increasingly large research strand has focused on awe, a complex emotion generated by the observation of something extraordinary and transcendent, whose benefits are reflected both psycho-physically and socially. Recent studies have shown how it is possible to generate awe, with effects comparable to those of nature in vivo, even in virtuo, through exposure to natural scenarios via virtual reality. Despite this, the literature provides little information regarding the possible facilitators of this process. This article outlines the main evidence in the literature concerning the role of mindfulness, a practice that consists of consciously bringing one's attention to the present moment without judgment with respect to one's actions and thoughts. Recent evidence suggests that mindfulness, when associated with virtual natural environments, may enhance attentional processes related to the observation of external stimuli, which may enable the awe experience to be accessed more effectively. Finally, new research perspectives are presented, which foresee restorativeness, the ability of natural environments to provide stress relief and recovery of psycho-physical energy, playing a role in the relationship between mindfulness in virtual natural environments and awe.

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