V13 di Emmanuel Carrère
V13 di Emmanuel Carrère
Non avrei probabilmente mai letto questo libro se non mi fosse stato regalato, l’argomento mi pareva troppo duro da affrontare. Invece si è rivelato una lettura importante, che è rimasta a lungo nei miei pensieri facendomi riflettere. Il titolo si riferisce a Venerdì 13 novembre 2015, giorno in cui Parigi è stato teatro degli attentati terroristici del Bataclan, dello Stade de France e di alcuni bistrot, attentati che hanno provocato centotrenta morti e trecentocinquanta feriti (Carrère, 2022). Il...
/ AltroSudafrica: quanto dura l’apartheid?
Sudafrica: quanto dura l’apartheid?
Esilio di Enzo Bettiza. Le parole delle emozioni
Esilio di Enzo Bettiza. Le parole delle emozioni
La pioggia nera. La tragedia atomica tra testimonianza e oblio
La pioggia nera. La tragedia atomica tra testimonianza e oblio
In questi anni il Giappone è di moda. Si moltiplicano i viaggi nel Paese del Sol Levante, a cui anche il mondo letterario riserva un’attenzione particolare. Mi colpisce però che le iniziative editoriali guardino alla cultura giapponese o valorizzandone principi arcaici, remoti, che sopravvivono in poche nicchie privilegiate lontane dalle metropoli, o, all’opposto, mettendone in luce aspetti ultramoderni, avveniristici, rappresentati proprio dalla vita frenetica delle metropoli. Tutte comunque paiono condividere il silenzio rispetto alle tragedie di Hiroshima e...
/ AltroViolenza sessuale su bambine e adolescenti: Tre libri che ci costringono a confrontarci con ciò che vogliamo ignorare
Violenza sessuale su bambine e adolescenti: Tre libri che ci costringono a confrontarci con ciò che vogliamo ignorare
Patrizia Romito, autrice di tante ricerche sulla violenza contro le donne, mi ha segnalato l’uscita negli ultimi anni, in Francia, di una serie di libri che invitano a riflettere sulle pratiche di violenza sessuale contro bambine e bambini. Si tratta di libri che hanno suscitato nell’opinione pubblica d’oltralpe un grande dibattito, che ha coinvolto intellettuali e società civile [1], e che ci invitano a riflettere, per contrasto, sulla situazione del nostro paese, in cui, citando...
/ AltroChinago e l’effetto di omogeneità dell’outgroup
Chinago e l’effetto di omogeneità dell’outgroup
Cara Giulia. Cosa imparare dalla lettera alla figlia di Gino Cecchettin
Cara Giulia. Cosa imparare dalla lettera alla figlia di Gino Cecchettin
Pochi giorni fa c’è stata nella mia città la presentazione del libro di Gino Cecchettin, Cara Giulia [1], alla presenza dell’autore. Ci sono andata perché volevo capire, farmi un’idea personale, dopo tante interpretazioni mediatiche. Dico subito che la mia impressione è stata integralmente positiva; Gino Cecchettin mi è sembrato una persona onesta, chiara, coraggiosa, capace di trasmettere idee e vissuti in modo diretto, con intelligente semplicità. La sala, molto grande, era piena di gente di ogni età, con tante donne... / Altro
Works. Classi sociali e disuguaglianze nelle pagine di Vitaliano Trevisan
Works. Classi sociali e disuguaglianze nelle pagine di Vitaliano Trevisan
Forse nessuno dei libri che ho letto negli ultimi anni è ricco di rimandi psicosociali come Works di Vitaliano Trevisan [1]. Works parla dei lavori fatti dall’autore nella sua “prima vita”. Emerge, dal libro, la constatazione, che si fa accettazione, di un universo disuguale, in cui gli individui nascono all’interno di una classe portandone i segni per sempre:
“Mi viene in mente mio padre, il poliziotto Arturo, e la sua divisa, sempre impeccabile; e mio nonno,...
/ AltroLa stigmatizzazione
La stigmatizzazione
" [...] Ora, questa donna, giovane e bella, fu fortemente tentata dal peccato e, oltre tutto, con ogni probabilità suo marito è scomparso in fondo al mare; ed è per questo, signore, che i nostri magistrati non hanno applicato per lei la legge in tutto il suo rigore. Per casi simili, la pena è la morte; ma essi, misericordiosi e clementi, hanno condannato la signora Prynne soltanto a restare tre ore sul palco della gogna ed a portare,...
/ AltroLa vita accanto. Fare i conti con lo sguardo oggettivante
La vita accanto. Fare i conti con lo sguardo oggettivante
Una decina di anni fa ho letto tutto d’un fiato La vita accanto [1]. L’ho riletto ora perché si annuncia per la primavera del 2024 un film, per la regia di Marco Tullio Giordana. Il romanzo racconta la storia di Rebecca, una bambina segnata da un’irreparabile bruttezza, che rende difficile il suo vivere e aspro il suo percorso esistenziale. Una storia in controtendenza nell’Italia contemporanea, che continua a giudicare le donne per l’aspetto esteriore. In un panorama dominato...
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