Lo stress cronico provocato da un basso stato socioeconomico può portare a gravi complicanze da Covid-19
All’inizio dell’emergenza sanitaria da COVID-19, Richard Horton, direttore della prestigiosa rivista medica The Lancet, ha affermato che la crisi sanitaria causata dal virus SARS-CoV-2 non sarebbe una pandemia, ma una sindemia (Horton, 2020). Il termine indica una situazione caratterizzata dalla presenza di due o più malattie o agenti patogeni in grado di interagire negativamente fra loro esacerbando l’uno la prognosi dell’altro. Nel caso della malattia COVID-19 si evidenzia come l’infezione da SARS-CoV-2 influenzi e aggravi le malattie croniche pregresse e viceversa, non dimenticando che tali condizioni pregresse sono a loro volta fortemente influenzate dalle condizioni socioeconomiche (Rosengren et al., 2019). La letteratura evidenzia infatti la presenza di un gradiente sociale fra stato socioeconomico e salute: più bassa è la posizione socioeconomica, peggiore è la salute e tale aspetto si è reso ancora più evidente durante la pandemia da COVID-19.
Lo stato socioeconomico non sono predispone a malattie croniche associate a esiti gravi COVID-19, ma rappresenta anche una fonte di stress cronico per gli individui. Le persone con un basso stato socioeconomico sono esposte ad ambienti e condizioni che si accumulano nel percorso della loro vita creando una condizione di stress psicosociale cronico (Cohen et al., 2006). Soggetti che vivono in zone inquinate e in quartieri svantaggiati caratterizzati da alti tassi di criminalità e infrastrutture scadenti vivono in circostanze di peggiore stress rispetto a coloro che risiedono in quartieri più privilegiati. Analogamente, individui che sono soggetti a incertezza finanziaria e alimentare possiedono maggiori probabilità di decesso e ricovero causato dal COVID-19, oltre a una maggiore prevalenza della condizione chiamata COVID-19 lungo (Frontera et al., 2022).
È possibile quindi che sia lo stress socioeconomico un fattore di mediazione capace di spiegare la relazione tra condizioni socioeconomiche ed esiti gravi COVID-19? La letteratura scientifica sul tema ci informa che in effetti lo stress cronico può comportare esiti gravi da COVID-19 attraverso due importanti meccanismi: a) influenzando direttamente il sistema immunitario mediante tre principali processi biologici quali l’infiammazione, il microbiota intestinale e una compromissione delle difese virali; b) attraverso un meccanismo indiretto mediato dall’adozione di comportamenti insalubri come fumare, consumare alcolici in modo eccessivo, adottare una dieta non salutare e condurre una vita sedentaria (Foster et al., 2022).
Il fatto che la pandemia sia stata dichiarata finita non significa poter abbassare la guardia nei confronti di quei fattori di rischio modificabili che possono diminuire gli esiti gravi da COVID-19. Inoltre, le tendenze storiche degli amplificatori del rischio pandemico (ad esempio, deforestazione, allevamenti animali intensivi, urbanizzazione, esplosione demografica, viaggi internazionali e cambiamento climatico) sono in aumento. Questo significa che esiste un forte rischio di dover affrontare nuove pandemie in futuro. Oltre a creare piani pandemici più rigorosi ed efficaci, urgono azioni coordinate a livello locale e globale che prevedano sia interventi volti a migliorare lo stile di vita delle fasce socio-economicamente svantaggiate sia interventi volti ad alleviare lo stress socioeconomico. Appare chiara la necessità di un impegno finanziario a favore della salute pubblica accompagnato però da un sostanziale impegno per affrontare i determinanti socioeconomici alla radice di stress, malattie croniche, stili di vita insalubri ed esiti gravi da COVID-19. Adottare un approccio più ampio e incentrato sull’equità al fine di garantire una salute migliore della popolazione dovrebbe essere una parte essenziale della costruzione di una società più resiliente e meglio preparata ad affrontare future emergenze sanitarie.
Bibliografia
Cohen, S., Doyle, W., & Baum, A. (2006). Socioeconomic status is associated with stress hormones. Pyschosomatic Medicine, 414-420.
Foster, H., Ho, F., Mair, F., Jani, B., Sattar, N., Katikireddi, S., . . . O'Donnell, C. (2022). The association between a lifestyle score, socioeconomic status, and COVID-19 outcomes within the UK Biobank cohort. BMC Infectious Diseases.
Frontera, J., Sabadia, S., Yang, D., de Havenon, A., Yaghi, S., Lewis, A., . . . the NYU Neurology COVID-19 Study Team. (2022). Life stressors significantly impact long-term outcomes and post-acute symptoms 12-months after COVID-19 hospitalization. Journal of the Neurological Sciences.
Horton, R. (2020). Offline: COVID-19 is not a pandemic. The Lancet, 874.
Rosengren, A., Smyth, A., Rangarajan, S., Ramasundarahettige, C., Bangdiwala, S., AlHabib, K., . . . Yusuf, S. (2019). Socioeconomic status and risk of cardiovascular disease in 20 low-income, middle-income, and high-income countries: the Prospective Urban Rural Epidemiologic (PURE) study. The Lancet Global Health, E748-E760.
Nascondi i commenti degli utenti
Mostra i commenti degli utenti
Autore/i dell'articolo
Blog Kategorien
- aggressività (7)
- Covid-19 (15)
- deumanizzazione (6)
- Disuguaglianza (6)
- identità (12)
- omofobia (3)
- pandemia (15)
- Perdono (1)
- pride (2)
- sincronia (1)
Post popolari del blog
Nuvola di keyword
agency cambiamento sociale cognizione cognizione sociale contatto intergruppi deumanizzazione editoriale infraumanizzazione Mindfulness pregiudizio relazioni interpersonali sessualizzazioneNewsletter
Keep me updated about new In-Mind articles, blog entries and more.