Variabilità della frequenza cardiaca (VFC): come gli atleti olimpici e le atlete olimpiche possono utilizzare la connessione cuore-mente per migliorare le proprie prestazioni
L'autoregolazione, inoltre, riguarda la modalità di gestione dei propri pensieri, sentimenti e condizioni fisiche per raggiungere i propri obiettivi e mantenere uno stato di benessere. I cambiamenti nella VFC - sia in caso di aumento sia in caso di diminuzione - possono essere indicatori positivi a seconda di quando si verificano. Una VFC più alta quando si è a riposo indica generalmente che si è ben preparati e flessibili, in grado di adattarsi facilmente alle sfide. Alcune eccezioni devono essere considerate in riferimento ad esempio alla fase di allenamento (ad es., periodo di riduzione dell’allenamento prima di una gara). D'altra parte una VFC più bassa durante l'esercizio è una risposta normale, indica che il corpo e la mente sono attivamente impegnati e utilizzano energia. La rapidità con cui la VFC torna alla normalità dopo l'allenamento è un segnale di quanto efficacemente il corpo è in grado di recuperare. Comprendere questi cambiamenti aiuta a elaborare programmi di allenamento che migliorano la VFC nel tempo, con conseguente miglioramento delle prestazioni atletiche e della salute complessiva (Buchheit, 2014).
Cosa dice la VFC sul livello di forma fisica?
La VFC è unica per ogni persona, quindi non esiste un numero prefissato che indichi il livello di forma fisica ottimale di un/a atleta. Tuttavia, se la VFC è più alta dopo aver seguito un programma di allenamento che dovrebbe migliorare le prestazioni, ciò potrebbe significare che l'allenamento sta funzionando e che il fisico si sta adattando positivamente (Bellenger et al., 2016). Tenere d'occhio la VFC, soprattutto rispetto ai cambiamenti durante le fasi di riposo e recupero, aiuta a capire le reazioni specifiche del corpo all'allenamento. Essa può anche contribuire ad evidenziare un possibile sovrallenamento, soprattutto in concomitanza con altri fattori quali gli indicatori soggettivi associati a fatica, qualità del sonno, dolori muscolari, umore, ecc. Questo sottolinea l'importanza di un approccio personalizzato per valutare come l'allenamento e altri fattori influenzano la VFC (vedi Immagine 2).
Quali fattori dello stile di vita possono essere presi in considerazione per aumentare la VFC di un atleta olimpico?
Gli atleti olimpici e le atlete olimpiche devono gestire attentamente gli aspetti dello stile di vita che ne influenzano le prestazioni, inclusi sonno, dieta, attività fisica, benessere emotivo, idratazione, nutrizione, consumo di alcol e condizioni ambientali (vedi Immagine 2). Questi fattori possono influenzare notevolmente la VFC, a conferma del fatto che essa è individuale e si comporta in modo diverso da atleta ad atleta.
Dormire bene e il modo in cui il corpo si comporta durante il riposo, così come il ciclo sonno-veglia, sono strettamente collegati alla VFC che, a sua volta, può influenzare la qualità del sonno. Uno studio sugli atleti olimpici di bob ha dimostrato che l'allenamento fisico intenso può ridurre la qualità del sonno e portare a cambiamenti d'umore associati a una VFC ridotta (Li et al., 2022), richiamando l’attenzione sull'uso di strategie per migliorare la VFC pre-sonno (per ulteriori dettagli, vedere la sottostante sezione "Interventi").
Un’alimentazione sana ed equilibrata è un fattore chiave per la salute di un/a atleta. Una ricerca con atleti/e dei Giochi Olimpici di Rio ha trovato un collegamento tra VFC e composizione corporea sana, con una bassa percentuale di massa grassa. Questo dimostra che la VFC, utilizzata in combinazione con altri strumenti, può essere utile anche nella gestione del peso, poiché fornisce informazioni sulla reazione del corpo a ciò che si mangia ogni giorno (Lucini et al., 2022).
Come cambia nel tempo la VFC negli atleti olimpici?
Il modo in cui la VFC evolve negli atleti olimpici e nelle atlete olimpiche attraverso allenamenti intensi è complesso. Il patrimonio genetico unico di ogni atleta e la sua storia di allenamento fanno sì che i loro corpi rispondano in modo diverso agli allenamenti e che i tempi di recupero siano individualizzati. Solitamente, gli atleti di élite hanno una VFC più alta quando sono a riposo, a dimostrazione del loro alto livello di forma fisica. C'è però un livello oltre al quale la VFC non può più aumentare, un "effetto soffitto" oltre cui, anche aumentando l’allenamento, la VFC non migliorerà (Buchheit, 2014). Gli studi hanno dimostrato che, dopo un periodo di allenamento intenso, la VFC degli atleti e delle atlete può diminuire e poi aumentare significativamente, specialmente se questi riducono l'intensità dell'allenamento per un po' di tempo prima di una grande competizione: tale tecnica è chiamata tapering (Plews et al., 2013).
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