Sfrutta il tuo respiro per raggiungere la tua performance migliore
L'uso di una singola tecnica di respirazione, quando implementata in modo appropriato, può risultare vantaggioso per l’atleta a cui in gara è richiesto un alto livello di competitività, tuttavia l'uso mirato di una gamma di tecniche di respirazione può essere ancora più potente poiché l'atleta può adattare in modo flessibile la propria respirazione a seconda delle diverse esigenze della prestazione sportiva e delle necessità individuali. Nel caso menzionato prima, quello della nostra nuotatrice Emma, attingiamo all'esperienza di nuotatori e nuotatrici olimpici e paralimpici riguardo all'uso della respirazione modificata nei contesti di performance (Saint-Martin et al., 2020). I nuotatori e le nuotatrici hanno riferito, nel complesso, di avere utilizzato diverse tecniche di respirazione per migliorare le performance e regolare le emozioni. Risultava evidente la selezione intenzionale della tecnica, per l’implementazione delle condizioni psicofisiche ottimali, in base alle diverse esigenze in diversi momenti: "Durante il riscaldamento ho usato la respirazione lenta controllata, ma proprio prima dell'annuncio ho iniziato a fare respirazioni più veloci" (Saint-Martin et al., 2020, p. 3573). Inoltre l'apnea e la respirazione sincronizzata al movimento sono state utilizzate durante la gara di nuoto per supportare i movimenti ritmici richiesti dall’attività. Nello stile libero, ad esempio, i nuotatori e le nuotatrici possono abbinare l'inspirazione alle rotazioni del corpo e alternare i respiri a sinistra e destra per mantenere l'equilibrio.
Figura 4. Implementazione delle tecniche di respirazione durante il nuoto (proprietà degli autori)
E per quanto riguarda il periodo di recupero? Nessuno dei nuotatori e delle nuotatrici ha riferito di utilizzare la RLC dopo la performance nonostante il suo potenziale come tecnica di recupero. Curiosamente alcuni nuotatori e alcune nuotatrici hanno riferito di non utilizzare le tecniche di respirazione poiché non erano a conoscenza delle modalità per eseguirle efficacemente. Questa scoperta evidenzia l'importanza di fornire raccomandazioni strutturate e facilmente accessibili su come implementare tecniche di respirazione nell’ambito sportivo.
Raccomandazioni per l'uso delle tecniche di respirazione
Per implementare correttamente ed efficacemente la respirazione nello sport serve adattarla alle caratteristiche specifiche della disciplina e dell’atleta. In generale si consiglia di svolgere una sessione di familiarizzazione quando si effettua l'implementazione di queste tecniche, poiché potrebbero portare a sensazioni spiacevoli durante la respirazione e ad effetti negativi se eseguite in modo errato. Tale implementazione dovrebbe essere effettuata sempre prima in allenamento per rispettare la regola "Non fare nulla di nuovo in una competizione" (Riewald & Rodeo, 2015, p. 226). Sono disponibili diverse app per la respirazione che forniscono una guida pratica per eseguire queste tecniche, tuttavia per garantire la corretta esecuzione delle tecniche di respirazione e il monitoraggio degli effetti consigliamo di rivolgersi a uno specialista.
In conclusione la potenza della modifica volontaria della respirazione risiede nella sua implementazione flessibile e tempestiva. Gli atleti e le atlete d'élite possono ottenere un vantaggio in gara considerando una gamma di tecniche di respirazione e abbinando i loro effetti alle specifiche esigenze richieste da allenamento e gara. Oltre a migliorare la performance fisica le tecniche di respirazione descritte hanno un grande potenziale anche come strumenti per ottenere benefici psicologici come maggiore vigilanza, effetti energizzanti, riduzione dell'ansia in pre-performance maladattiva e miglioramento della memoria di lavoro.
Glossario
Central autonomic network (CAN): è una rete di aree cerebrali corticali e sottocorticali interconnesse. E’ coinvolta nella regolazione dei processi di funzionamento degli organi interni e del sistema endocrino, nella modulazione del dolore e nelle risposte motorie complesse (vedi Benarroch, 1993).
Variabilità della frequenza cardiaca mediata dal nervo vago: è la variazione dell’intervallo di tempo che passa tra un battito cardiaco e il successivo, dovuta all’aumento dell’attività del nervo vago, il principale nervo del sistema nervoso parasimpatico (Laborde et al., 2023).
Bibliografia
Balters, S., Murnane, E. L., Landay, J. A., & Paredes, P. E. (2018, May 21). Breath booster!:
Proceedings of the 12th EAI International Conference on Pervasive Computing Technologies for Healthcare. PervasiveHealth ’18: 12th EAI International Conference on Pervasive Computing Technologies for Healthcare, New York NY USA. https://doi.org/10.1145/3240925.3240939
Benarroch, E. E. (1993). The central autonomic network: functional organization, dysfunction, and perspective. Mayo Clinic Proceedings, 68(10), 988-1001.
Eichhorn, L., Erdfelder, F., Kessler, F., Dolscheid-Pommerich, R. C., Zur, B., Hoffmann, U.,