Sfrutta il tuo respiro per raggiungere la tua performance migliore

Le possibilità di implementazione pratica delle tecniche introdotte differiscono a seconda delle discipline sportive a causa della varietà di richieste cognitive e motorie che gli atleti devono soddisfare (vedi Laborde et al., 2022). Gli/le sprinter nella gara di 100 metri possono beneficiare maggiormente da un'attivazione rapida, mentre un set più diversificato di tecniche di respirazione dovrebbe essere adattato ai/lle maratoneti/e per affrontare varie fasi della prestazione. Inoltre, la respirazione può essere modificata non solo durante la performance sportiva ma anche prima e dopo l'attività principale.
Grazie all'effetto rilassante generale della RLC questa tecnica è stata utilizzata in una varietà di discipline sportive, così come nella vita di tutti i giorni. I benefici della pratica regolare della RLC sono stati dimostrati nel basket, nella danza, nella corsa, nel nuoto e nel ciclismo. Il potenziale di questa tecnica risiede nella sua pratica regolare, che consente l'adattamento fisiologico. Per incorporare in modo ottimale la RLC nella pratica gli atleti e le atlete possono eseguire questa tecnica prima o dopo le sessioni di allenamento. Inoltre, la RLC può diventare una tecnica essenziale per contrastare l'ansia o lo stress pre-competizione. Gli atleti e le atlete possono anche beneficiare degli effetti rilassanti post-competizione o post-allenamento per recuperare mentalmente e fisicamente. Non è consigliabile eseguire la RLC e introdurla in allenamento o in gara senza averla praticata e assimilata prima poiché, se non viene allenata correttamente, può portare a disagio respiratorio e declino della performance.
L'effetto attivante della RVC la rende una tecnica ottimale da implementare immediatamente prima di una sessione di esercizio breve e intenso in cui agli atleti e alle atlete è richiesta forza massima o in cui devono essere altamente vigili. Ad esempio i lanciatori di peso possono implementare questa tecnica prima che venga richiesta la loro forza massima sul campo. Questa tecnica può essere praticata anche nella vita di tutti i giorni poiché permette di beneficiare dei suoi effetti di attivazione generale e di rafforzamento addominale. Può essere integrata anche in una routine mattutina perché consente di essere concentrati e attivati in maniera ottimale per la successiva pratica sportiva.
L'aumento del pH del sangue ottenuto attraverso la IV rende questa tecnica una strategia ottimale per consentire un rapido recupero tra attività che richiedono sforzo intenso, a scatto. Un corridore che esegue serie di sprint come parte di una sessione di allenamento può, per esempio, eseguire 20-30 secondi di IV durante la fase di recupero per consentire un recupero più rapido per la serie successiva. Nel ciclismo la IV eseguita per 30 secondi prima di ogni serie di sprint può supportare il mantenimento della potenza sostenuta per l'intero esercizio (Sakamoto et al., 2014). A causa dell'aumento del movimento corporeo causato dall'esecuzione di questa tecnica non è consigliabile implementarla durante sport che richiedono equilibrio. È particolarmente importante, al momento di fornire le istruzioni, dare una spiegazione dettagliata degli effetti attesi e presentare positivamente questa tecnica respiratoria, poiché i cambiamenti fisiologici che si verificano durante la IV possono essere erroneamente interpretati come ansia.
La AP induce benefici fisiologici simili a quelli ottenuti quando ci si allena ad alta quota, a causa della restrizione di assunzione dell’ossigeno. Questa tecnica può costituire un'opportunità per risparmiare tempo e costi quando tali adattamenti fisiologici sono vantaggiosi per le performance, ad esempio nel caso dei mezzofondisti. Le apnee di varia durata, inoltre, sono comunemente implementate durante l'allenamento nel nuoto poiché le fasi di AP sono strettamente associate all'esecuzione del movimento. Questa tecnica può essere incorporata in molti programmi di allenamento in varie discipline e i suoi benefici fisiologici sono visibili soprattutto dopo interventi di lunga durata. Ad esempio, l’implementazione dell’AP, per due settimane, durante gli allenamenti di nuoto ha portato gli atleti e le atlete a nuotare più velocemente a stile libero e sott'acqua; questo risultato trova spiegazione nella riduzione della frequenza cardiaca (Mulder et al., 2021). Non è consigliabile seguire la AP durante le gare (in discipline diverse da nuoto/tuffi) poiché la ridotta fornitura di ossigeno ai muscoli può ostacolare la performance.

 

 

Figura 3. Caratteristiche delle quattro principali tecniche di regolazione volontaria della respirazione (proprietà degli autori)
 

Caso in evidenza: un esempio pratico dell’uso delle tecniche di respirazione nel nuoto olimpico e paralimpico

 

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