Bambini e bambine davanti a uno schermo: qual è l’impatto della tecnologia sul loro sviluppo?


 
Secondo Schmidt et al., (2008), lo sviluppo neuronale del/lla bambino/a può essere influenzato anche dalla televisione in sottofondo perché impatta sulla qualità della relazione genitore-figlio/a, sui livelli di attenzione e sulla qualità delle relazioni sociali (Pagani et al., 2010). Data l’elevata plasticità del cervello dei bambini e delle bambine (Oliverio, 2017) questo può subire dei cambiamenti in risposta alle esperienze esterne e possono insorgere anche cambiamenti transitori di umore o eccitazione (Bavelier er al., 2010).
 
Benessere
 
In relazione al benessere generale, l’uso dei device per più di 2 ore al giorno può influire negativamente sulla salute fisica e associarsi sia a un aumento del peso corporeo, in quanto favorisce la sedentarietà (Desmurget, 2020) sia a problemi comportamentali, che possono sfociare in depressione o comportamenti aggressivi (Toumbourou et al., 2011). È stata trovata, inoltre, una correlazione tra utilizzo del tablet e sintomi di cefalea e dolore muscolare (soprattutto a collo e spalle), dovuto alla postura inappropriata (Chiang & Liu, 2016).
 
Sonno
 
La qualità del sonno e il ritmo circadiano possono essere compromessi da alcuni fattori come i contenuti stimolanti e le radiazioni elettromagnetiche emesse dall’esposizione alla luce dello schermo (Cain, & Gradisar, 2010). L’uso contemporaneo di più strumenti per più di 2 ore al giorno può causare difficoltà e ritardi nell’addormentamento (Hysing et al., 2015; Desmurget, 2020). In più, anche avere la tv in camera altera la qualità del sonno soprattutto per i bambini e le bambine di età compresa tra 1 e i 4 anni perché manifestano paura del buio, incubi e dialoghi notturni (Brockmann et al., 2016).
 
Vista e Udito
 
Un uso prolungato di tablet e smartphone può causare secchezza oculare e se tenuti a distanza ravvicinata anche affaticamento, abbagliamento e irritazione (Moon et al., 2016). Inoltre, può causare anche “l’esotropia acquisita concomitante”, cioè una forma di strabismo che si verifica quando appare una forma di diplopia (si veda glossario) che coinvolge dapprima solo la visione lontana e poi anche quella ravvicinata (Lee et al., 2016). L’esposizione a intensi livelli di rumore emessi dai digital device può alterare la percezione dei suoni, con possibili interferenze sullo sviluppo del linguaggio, della comunicazione e dell’interazione con gli altri bambini e bambine (Tyler, 2015).
 
Interazione genitore – bambino/a
 
Fino ad ora ci siamo concentrati sugli effetti dell’uso della tecnologia sullo sviluppo psico-fisico dei bambini e delle bambine, ma è interessante focalizzare l’attenzione anche sulle relazioni personali e familiari. Un recente studio (Myruski et al., 2018), focalizzato sulle interruzioni di gioco nella relazione madre e bambino/a (età compresa tra i 7 e i 23 mesi), ha evidenziato come l’uso del cellulare, da parte della madre, riduce la qualità della comunicazione e ha un forte impatto sulla regolazione emotiva dei bambini e delle bambine e sulla qualità della loro comunicazione espressiva-emotiva. Questo comportamento incide, di conseguenza, anche sullo sviluppo cognitivo, emotivo e linguistico (Morris et al., 2022) e ostacola la sicurezza del/la bambino/a e il suo benessere psicofisico in generale (Grollo et al., 2023). Inoltre, l’uso dei device digitali può ridurre le interazioni verbali e non verbali tra gli adulti e i bambini e le bambine e può causare conflitti, reazioni oppositive e comportamenti non emozionali (Schmidt et al., 2008; Wagner et al., 2016). La disamina sugli effetti di un uso errato delle tecnologie ha mostrato i potenziali rischi, però è utile dire che un uso appropriato, soprattutto in presenza del genitore, può limitare i danni e contribuire allo sviluppo di alcune competenze, come il problem solving (Chiong & Shuler, 2010). Tuttavia, al di sotto dei due anni le interazioni con i genitori e con il mondo circostante restano i fattori fondamentali per un sano sviluppo psicofisico del bambino (Reid Chassiakos et al., 2016).
 

Il ruolo del genitore nell’uso consapevole e attivo dei digital device

 

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