Leadership e Identità Sociale: L’Importanza della Dimensione Morale

L’Importanza della Moralità nei Processi di Gruppo

Nell’ultima decade, molti ricercatori hanno indagato l’impatto di diverse dimensioni valutative sulle percezioni e sui comportamenti delle persone. In particolare, partendo da un’evoluzione del modello a due fattori (ovvero, calore e competenza; vedi Glossario) formulato da Fiske, Cuddy, Glick e Xu (2002), diversi autori hanno esaminato il ruolo che le tre dimensioni di moralità, socievolezza e competenza rivestono nella percezione sociale e nei comportamenti degli individui (Leach, Ellemers, & Barreto, 2007). Questo filone di studi sembra evidenziare che la moralità rappresenta la dimensione più importante per la valutazione positiva di sé stessi e del proprio gruppo (Leach et al., 2007) e sembra diventare la base più solida per l’identificazione con il gruppo stesso, nonché per la regolazione delle condotte all’interno di esso e tra gruppi differenti (Ellemers et al, 2013). Ellemers e van den Bos (2012) hanno riassunto i risultati di questi studi in un modello teorico che evidenzia tre diverse funzioni regolatrici che la moralità può assolvere. In questo modello, la moralità a) svolge una funzione di definizione dell'identità, fornendo elementi informativi su chi siamo e su quali sono i gruppi a cui desideriamo appartenere; b) regola le dinamiche dell’ingroup, consentendo ai membri di un gruppo di coordinare il proprio comportamento attraverso le norme sociali e, infine, c) svolge una funzione di regolazione intergruppi, permettendo di gestire e interpretare le differenze di gruppo e le situazioni conflittuali fra i gruppi stessi (Ellemers e van den Bos, 2012).

Se dunque la moralità è un così importante regolatore delle dinamiche di gruppo, è possibile ipotizzare che anche l’efficacia del processo di leadership sia legata in modo imprescindibile alla valutazione morale che i follower fanno del leader stesso? Se la percezione di prototipicità di un leader è data dalla sua capacità di incarnare i valori fondamentali del gruppo che guida, e se la moralità rappresenta un nucleo valutativo centrale nella definizione individuale e sociale delle persone, è allora ipotizzabile che la valutazione morale di un leader contribuisca alla percezione della sua prototipicità e di conseguenza al sostegno che riceve dai follower? Vediamo di seguito i risultati di alcuni studi che sembrano confermare questa ipotesi.

 

L’Importanza della Moralità nella Relazione Leader-Follower

Alcuni studi hanno rintracciato evidenze indirette circa l’importanza della moralità nella valutazione e nell’efficacia di un leader, mostrando che l'integrità comportamentale di un leader - ovvero la misura in cui un leader mantiene le promesse e mette in atto i valori del gruppo - stimola l'impegno e aumenta le prestazioni dei suoi componenti (Leroy, Palanski, & Simons, 2012; Palanski & Yammarino, 2011). Inoltre, solo per citare un altro esempio, Brown, Treviño e Harrison (2005) hanno sviluppato uno strumento di misurazione della leadership etica, che correla positivamente con la fiducia nella leadership, l'efficacia percepita della leadership, la soddisfazione che sviluppano i seguaci, la dedizione che i leader dimostrano al lavoro e la tendenza dei follower a segnalare problemi alla direzione.

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