Gender danger? Perché la cultura scientifica può fare la differenza

La maggior parte delle ricerche condotte su nuclei familiari con genitori dello stesso sesso sono state realizzate adottando un’ottica comparativa tra famiglie con genitori eterosessuali e famiglie con genitori omosessuali, allo scopo di rilevare gli eventuali aspetti di diversità specifici dell’omogenitorialità, in termini di ricadute sulla salute e sullo sviluppo dei bambini (Patterson 2000). Dalle ricerche condotte è emerso che il benessere dei figli non è determinato dalla struttura familiare, ma piuttosto dalla qualità dei processi e delle relazioni interne ai nuclei familiari in oggetto e che le competenze genitoriali non sono determinate né dall'identità di genere, né dall’orientamento sessuale dei genitori (Stacey & Biblarz 2001; Stacey & Biblarz 2010; Patterson 2006; Fedewa, Black, & Ahn, 2015). Nelle ricerche (studi singoli e metanalisi) sinora condotte, non sono state riscontrate differenze tra i bambini di coppie di genitori dello stesso sesso e figli di coppie eterosessuali rispetto al benessere psicologico, alla qualità delle relazioni con i pari, alla regolazione sociale, a problemi comportamentali e allo sviluppo emotivo (si vedano le metanalisi di Allen & Burrell, 1996 e Crowl, Ahn, & Baker, 2008). Questi risultati, hanno trovato riscontro anche nelle ricerche condotte sui figli ormai adolescenti di coppie omosessuali e coppie eterosessuali: non sono state riscontrate, infatti, differenze statisticamente significative in merito a sintomi depressivi, andamento scolastico, autostima, uso e abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti, comportamenti criminali e/o devianti (Wainright, Russell, & Patterson, 2004; Wainright & Patterson, 2006). Una ricerca recente condotta in Olanda da Bos, Gartrell, Roeleveld & Guuske (2013) ha mostrato che i figli di 11-13 anni di coppie lesbiche tendevano a presentare rispetto a ragazzi della stessa età con genitori di sesso diverso punteggi più elevati rispetto ad una molteplicità di competenze civiche come agire in modo democratico, comportarsi responsabilmente da un punto di vista sociale e rispettare le differenze (sociali, religiose o culturali). 

 

Conclusioni

Al di là delle specifiche tematiche oggetto del contendere quando si parla di Gender studies e della loro declinazione confessionale (Teoria/ Ideologia Gender), riteniamo che questo tipo di dibattito sia molto interessante per riflettere sullo statuto della psicologia come scienza. L’idea di una gerarchia delle scienze che vede le scienze fisiche al primo posto e le scienze umane e sociali all’ultimo è molto antica (Comte, 1830; Fanelli, 2010). Questa gerarchizzazione delle scienze mette spesso le persone nella condizione di disquisire su determinate tematiche relative, ad esempio, alla psicologia senza preoccuparsi di quello che le ricerche scientifiche dicono e di farlo più a cuor leggero di quanto non avvenga quando ci si inoltra in altri ambiti disciplinari.

Accanto a una considerazione diffusa della psicologia come una disciplina “parascientifica”, va tuttavia sottolineato l’impegno non ancora sufficiente di noi ricercatori nel divulgare i risultati delle ricerche che conduciamo e che conosciamo. Comunicare la scienza è invece estremamente importante. Il neuroscienziato americano David Eagleman (2013) ha individuato diversi motivi per cui è importante farlo, che ci sembrano molto adatti anche al tema che abbiamo affrontato in questo lavoro. Uno di questi motivi è il dovere di restituzione che ci vincola alla cittadinanza poiché, anche se indirettamente, quei cittadini finanziano i nostri esperimenti con le tasse che versano nelle casse dello stato. Un secondo motivo riguarda il fatto che, con le nostre competenze, possiamo incoraggiare il pensiero critico nelle persone comuni e nel dibattito pubblico promuovendo l’acquisizione di modelli cognitivi che ci insegnano a prestare un’attenzione diversa al modo in cui osserviamo e analizziamo i problemi e, per questo, ci impediscono di cadere in pericolose trappole cognitive (Legrenzi & Massarenti, 2015). Un altro motivo riguarda l’importanza di spiegare cosa è scienza e cosa non lo è. La scienza è sicuramente qualcosa che parte dalle intuizioni dei singoli e le fa avanzare e progredire ma questo avviene attraverso una profonda comprensione e tolleranza dell’incertezza. Non è detto (e forse non è possibile) che la scienza fornisca una risposta vera una volta per tutte, ma piuttosto la risposta che meglio si adatta a descrivere i fatti in un determinato momento.

Un ultimo, cruciale, motivo è che attraverso la comunicazione dei risultati delle ricerche è possibile contribuire al lavoro di chi legifera, sostenendo il loro operato attraverso l’offerta di conoscenze evidence based in merito alle decisioni politiche che riguardano la vita di tutti noi.

 

Note

1. La legge italiana prevede che ci sia questa incongruenza e che il tribunale approvi un cambio di identità (Legge 14 Aprile, 1982, n° 164)

 

Bibliografia

Allen, M., & Burrell, N. (1996). Comparing the impact of homosexual and heterosexual parents on children: Meta-analysis of existing research. Journal of Homosexuality, 32,19–35.

Ambady, N., Shih, M., Kim, A., & Pittinsky, T. L. (2001). Stereotype susceptibility in children: Effects of identity activation on quantitative performance. Psychological science, 12(5), 385-390.

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