Gender danger? Perché la cultura scientifica può fare la differenza

È interessante osservare dunque che questa teoria del gender non trova alcun riscontro né divulgazione nell’ambito scientifico che viene paradossalmente criticato per sostenere un’ideologia. La complessità e l’articolazione delle evidenze scientifiche nel corso della storia e attraverso vari laboratori di ricerca non lascia in alcun modo pensare che le ricerche siano manipolate da un’unica ideologia sottostante, altrimenti avremmo sempre e solo dati coerenti e in una direzione univoca. Per esempio all’interno dell’approccio filosofico femminista troviamo una divisione tra filoni di studi che storicamente sostengono ed enfatizzano le differenze di genere, e filoni che invece le minimizzano (Hare-Mustin & Marecek,1988). È altrettanto opportuno segnalare come gli allarmisti della Teoria del Gender mettano in uno stesso calderone una serie di ingredienti molti diversi tra loro: il sesso biologico, l’identità di genere, l’orientamento sessuale, il ruolo di genere. Cerchiamo di fare chiarezza, descrivendo ciascuna di queste dimensioni (APA, 2012):

Sesso biologico: si riferisce allo status biologico di una persona ed è di solito categorizzato come maschio, femmina o intersex. Sono numerosi gli indicatori del sesso biologico, quali i cromosomi sessuali (XX per le femmine e XY per i maschi), le gonadi, gli organi riproduttivi interni ed esterni (genitali).

Genere: l’insieme di atteggiamenti e comportamenti ritenuti tipici dell’essere maschi o dell’essere femmine all’interno di una data cultura.

Identità di genere: l’identità personale secondo cui ci percepiamo come maschi o femmine (frequentemente combacia con il sesso biologico, ma non sempre1)

Orientamento sessuale: la preferenza affettiva e/o sessuale di partner del proprio o dell’altro sesso. La divisione in eterosessualità e omosessualità è una semplificazione, essendo la lista di categorie in cui l’orientamento sessuale può essere catalogato molto lunga e non tutti si riconoscono in una sola delle categorie esistenti (Kinsey, Pomeroy, Martin, & Gebhard, 1953).

Ruolo di genere: il ruolo che assumiamo nella società in virtù della nostra appartenenza di genere. Per esempio, nella nostra società le donne hanno un ruolo sociale di cura dei figli, mentre gli uomini sono responsabilizzati nel mantenimento economico della famiglia. Questi ruoli sono socialmente definiti e quindi si modificano in linea con le differenze culturali di riferimento.

I “Gender studies” (o studi sul genere) sono un’area di studi molto ampia che attraversa numerose discipline, dalla storia, alla letteratura, alla filosofia fino alla psicologia. Per quanto riguarda la psicologia sociale, le ricerche che possono rientrare nella categoria dei Gender studies, si sono focalizzate per lo più su uno solo degli aspetti prima elencati, ovvero sui ruoli di genere, definiti dalle norme descrittive e prescrittive che la società propone alle persone in quanto uomini e donne. Queste norme sono molte, e definiscono la sfera pubblica e quella privata. Propongono codici di condotta (si veda il galateo), di abbigliamento (nella maggior parte dei paesi occidentali le donne possono indossare le gonne, gli uomini no), ruoli famigliari (le madri sono più frequentemente in regime part-time e dedicano mediamente un maggior numero di minuti del loro giorno nella cura dei figli rispetto ai padri) e anche scelte personali (come la scelta della tipologia di studi da intraprendere e di conseguenza le professioni). È interessante notare che questi ruoli influiscono in modo profondo sulla vita delle persone, fino a rendere alcuni disagi psicologici più probabili. Per esempio l’anoressia è più diffusa tra le donne, ed è legata ad esperienze di oggettivazione fortemente associate ai ruoli di genere (per un lavoro meta-analitico cfr. Grabe, Ward, & Hyde, 2008).

Le norme che prescrivono come devono essere e cosa devono fare le persone sulla base della loro appartenenza sessuale, affondano le proprie radici nei tradizionali stereotipi di genere, che prevedono caratteristiche diverse per uomini e donne, in particolare le donne sono stereotipicamente più gentili, amorevoli e accudenti, mentre gli uomini sono stereotipicamente più competenti, dinamici e decisi (Eagly, & Steffen, 1984; Heilman, 2001).

 

Quali risposte per quali domande?

Per dare avvio a questo lavoro, abbiamo chiesto a 20 giovani ragazzi e ragazze di scrivere quali fossero secondo loro le domande chiave su questo tema, a cui la scienza dovrebbe dare delle risposte e abbiamo identificato 10 principali questioni, che presentiamo di seguito.

1) Quando si sviluppa l’identità di genere e quando nascono i ruoli di genere?

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