Realtà Virtuale e psichedelia: le potenzialità delle esperienze tecnodeliche alla conquista della mente

 

Glossario

 
Cybersickness. Senso di nausea e malessere indotto da alcune esperienze VR in persone particolarmente sensibili, analogo al mal d’auto o al mal di mare. Così come per questo questi ultimi, la cybersickness è causata da un’incongruenza tra le informazioni visive e le informazioni muscolari. Ciò si verifica soprattutto quando ci si muove all’interno di un ambiente VR. In tali casi, il movimento del campo visivo, riprodotto dal visore, non è associato ad un movimento dell’apparato locomotore, come avverrebbe normalmente. Di fronte all’impossibilità di risolvere questa incongruenza, il cervello la interpreta come i capogiri o le vergini causati da un’intossicazione, e provoca il vomito nel tentativo di espellere una sostanza tossica inesistente.
 
Droghe d’abuso. Sostanze sia di origine naturale che di sintesi in grado di indurre dipendenza fisica, e cioè di innescare nel tempo una serie di cambiamenti nella biochimica del cervello tali per cui interrompere l’assunzione della sostanza provoca una sindrome di astinenza. Quest’ultima è spesso caratterizzata da effetti opposti a quelli indotti della sostanza e comunque estremamente spiacevoli. La maggior parte di queste sostanze rientra nella categoria degli psicostimolanti (cocaina, metanfetamine ecc.) e dei sedativi-ipnotici (eroina e altri oppioidi, benzodiazepine, ecc.).
 
Elettroencefalografia. Tecnica non invasiva che permette di rilevare le oscillazioni dell’attività elettrica cerebrale attraverso una serie di elettrodi posizionati sullo scalpo. Ha un’elevata risoluzione temporale ma una risoluzione spaziale relativamente bassa: consente infatti di osservare l’andamento dell’attività cerebrale nel tempo, con una precisione nell’ordine dei millisecondi, ma non consente di individuare la localizzazione di tale attività in modo preciso.
 
Ketamina. Sostanza di sintesi normalmente accomunata ad altri psichedelici, ma la cui azione sottende un meccanismo diverso. Infatti, questa sostanza inibisce i recettori del glutammato di tipo NMDA, che hanno normalmente azione modulatoria. Ad alte dosi provoca stati dissociativi, cioè la sensazione che la mente si separi dal proprio corpo. Per questa ragione, è più propriamente da considerarsi un anestetico dissociativo.
 
LSD. Acronimo di Di-etil-ammide dell’acido lisergico (in tedesco: LysergSäureDiethylamid), cioè una sostanza sintetizzata negli anni ’30 dal chimico svizzero Albert Hoffman. Ha costituito un aspetto fondamentale della controcultura hippie (si pensi alla leggenda secondo cui le iniziali della celebre canzone “Lucy in the Sky with Diamonds” sarebbero un riferimento a questa sostanza), ed è tuttora molto diffusa negli ambienti tekno. Viene normalmente assunta sotto forma di cartoncini quadrati, con caratteristiche stampe colorate, nei quali viene imbevuta. L’azione di questa molecola sul cervello è dovuta all’attivazione dei recettori della serotonina di tipo 2A.
 
Onde alfa. Oscillazioni dell’attività elettrica del cervello con una frequenza compresa tra 8 e 12 Hz (oscillazioni al secondo), rilevabili attraverso l’elettroencefalografia. Questo tipo di attività caratterizza le aree cerebrali quando non sono impegnate nello svolgimento di un compito specifico, ad esempio la corteccia visiva mentre si hanno gli occhi chiusi o la corteccia motoria mentre si è fermi, e in generale è tipica dei momenti di rilassamento.
 
Onde delta. Oscillazioni dell’attività elettrica del cervello con una frequenza compresa tra 1 e 4 Hz (oscillazioni al secondo), rilevabili attraverso l’elettroencefalografia. Questo tipo di attività caratterizza il cervello durante il sonno.
 
Psichedelici. Sostanze sia di origine naturale che di sintesi in grado di provocare alterazioni della percezione, inclusa la percezione di sé. In particolare, l’assunzione di tali sostanze può causare una vasta gamma di effetti, tra cui: percezioni e immaginazione più vivide, allucinazioni, sinestesia, alterazione della percezione del tempo e dello spazio, euforia, aumento dell’empatia (anche verso oggetti inanimati), e senso di unità con il cosmo. La maggior parte degli psichedelici più noti (LSD, funghi allucinogeni, peyote, ayahuasca) agisce attivando i recettori della serotonina di tipo 2A.
 
Psilocibina. Principio attivo dei cosiddetti funghi allucinogeni, tipicamente appartenenti al genere psilocybe. L’azione di questa molecola sul cervello è dovuta all’attivazione dei recettori della serotonina di tipo 2A.

Virtual Reality. Ambiente simulato, creato digitalmente, che offre un’esperienza immersiva agli utenti. Utilizza tecnologie come visori e sensori per creare l’illusione di essere fisicamente presenti in un ambiente digitale, consentendo anche interazioni realistiche con elementi presenti in esso.

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