Quando amare fa male: la pervasività dello stigma verso la non-monogamia consensuale

Secondo alcuni studiosi di moralità, tra cui Haidt (2001), il giudizio morale è un giudizio che avviene in primo luogo in maniera intuitiva: di fronte a una questione considerata morale gli individui si formano subito un’idea favorevole o contraria, e solo successivamente avviene il ragionamento, che è però confermativo dell’intuizione già formatasi. Secondo questo modello quindi, il giudizio morale non sarebbe frutto di un processo cognitivo volontario e analitico che esamina attentamente le informazioni e forma una decisione sulla base di queste, ma anzi avverrebbe automaticamente senza consapevolezza né sforzo cognitivo. Di fronte a questo articolo, il lettore potrebbe essersi sentito istintivamente contrario alle relazioni CNM e, in un secondo tempo, aver cercato i motivi di tale giudizio. Da qui, potrebbero esser nati pensieri come “è infantile”, “non è amore”, “è lussuria”, di cui si è già trattato.

Questa spiegazione, oltre a illustrare le possibili origini della stigmatizzazione verso chi pratica la non monogamia, potrebbe anche offrire una soluzione per contrastarla. A tale proposito, si potrebbero citare gli studi Devine e colleghi (1999, 2009) che hanno mostrato come sia possibile non solo regolare i processi automatici del pregiudizio grazie all’aumentata consapevolezza e alla motivazione nel contrastarlo, ma anche inibirne l’attivazione mediante strategie di controllo indirette, tra cui l’assunzione della prospettiva altrui (Galinsky & Moskowitz, 2000; Sassenberg & Moskowitz, 2005; Shih et al., 2009). Ad esempio, una persona consapevole che l’informazione inerente al tipo di relazioni intrattenute da persone CNM può influenzarne il giudizio globale potrebbe correggere questo automatismo cognitivo, giudicandole soltanto per gli stimoli realmente ricevuti nell’interazione con esse. Infine, una maggiore conoscenza e familiarità con questo gruppo potrebbe rafforzare la motivazione per contrastare l’attivazione del pregiudizio.

 

Conclusione

In questo articolo, è stato affrontato il tema della non-monogamia consensuale. La letteratura scientifica ha disconfermato la credenza che gli individui CNM abbiano relazioni più problematiche rispetto ai monogami, sottolineandone però come queste persone possano essere facilmente oggetto di stigmatizzazione. Gli antecedenti di tale stigma potrebbero trovarsi nel fatto che la non-monogamia consensuale sfidi la norma, descrittiva e ingiuntiva, della monogamia, e che sia proprio questa violazione a indurre le persone a punire socialmente i CNM. Sebbene la monogamia potrebbe essersi affermata perché vantaggiosa evoluzionisticamente nel passato, queste motivazioni vengono meno nella società di oggi. Ciò nonostante, potrebbe essere stata internalizzata a tal punto da diventare una questione morale, e come tale le persone potrebbero essere automaticamente e istintivamente portate a esprimere contrarietà verso i CNM. Per questo motivo è importante riflettere in maniera attiva prima di formare un parere negativo o discriminante verso una persona CNM. Essere consapevoli dell’automatica attivazione del pregiudizio ed essere motivati a ridurlo, così come provare ad assumere la prospettiva dell’altro, possono impedire che questo accada. Ciascuno di noi può liberamente scegliere di avere nessuna, una o più relazioni e, similmente, ciascuno di noi può fare la scelta di non discriminare persone sulla base delle loro relazioni, migliorando la vita di persone come Marco ed Anna e contribuendo a una società più libera e inclusiva.

 

Glossario

Non-monogamia consensuale: termine ombrello che racchiude tutti i tipi di relazione che non si fondano sulla monogamia sessuale e/o relazionale, ma che sono invece basati su diverse modalità di apertura extradiadiche.

Stigma: insieme di attitudini, pensieri e comportamenti negativi e/o discriminatori nei confronti di qualcuno, in quanto possessore di una caratteristica ritenuta indesiderabile.

Norme sociali descrittive: sono un tipo di norme sociali che descrivono il comportamento dei membri di un gruppo sociale in determinate situazioni. Danno informazioni su come gli altri agiscono in situazioni simili.

Norme sociali ingiuntive: sono un tipo di norme sociali che descrivono il comportamento desiderato dei membri di un gruppo sociale in determinate situazioni. Danno informazioni su come gli altri dovrebbero agire in situazioni simili.

  

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