Cuore o testa? Uno sguardo alle differenze nella sensibilità alle informazioni affettive e cognitive

Questa suddivisione tra componenti affettive e cognitive degli atteggiamenti è stata utilizzata anche, negli ultimi anni, per sottolineare come le persone sono differentemente sensibili alle informazioni affettive e alle informazioni cognitive.  Vi sono, infatti, alcune persone che si lasciano guidare prevalentemente dal cuore (ossia dalle informazioni affettive), mentre altre si lasciano guidare maggiormente dalla testa (ossia dalle informazioni cognitive; si veda Maio & Haddock, 2015, per una sintesi).  Questo orientamento generale a previlegiare un tipo di informazione rispetto all’altra è stato concettualizzato in Need for Affect (NFA, Maio & Esses, 2001, si veda Glossario) e Need for Cognition (NFC, Cacioppo & Petty, 1982, si veda Glossario).  Vediamo nel dettaglio questi due orientamenti individuali.

 

La prospettiva delle differenze individuali: NFA e NFC

NFA può essere definito come un orientamento individuale ad avvicinarsi a situazioni o attività dal forte impatto emotivo (per se stessi o per gli altri) e presuppone la credenza che le emozioni siano fondamentali nella vita quotidiana (Maio & Esses, 2001).  Le persone con alti livelli di NFA cercano costantemente di conoscere le proprie emozioni e quelle altrui e tendono ad usare queste informazioni affettive nella formazione dei propri atteggiamenti e nella regolazione dei propri comportamenti (Huskinson & Haddock, 2004).  Al contrario le persone con bassi livelli di NFA evitano sistematicamente le situazioni dal forte impatto emotivo, temendo di essere sopraffatti da tali emozioni.  Ad esempio, rispetto alle persone con bassi livelli di NFA, le persone con un elevato orientamento affettivo tendono a preferire film in grado di suscitare emozioni intense piuttosto che film che non coinvolgono emotivamente lo spettatore e tendono a mostrare un forte coinvolgimento emotivo di fronte ad eventi drammatici, come la morte della Principessa Diana o l’abbattimento delle Torri Gemelle (Maio & Esses, 2001).  Una caratteristica molto importante del NFA è che presuppone una motivazione a ricercare (o al contrario evitare) le situazioni emotive indipendentemente dalla valenza di queste emozioni.  In altre parole, le persone con un orientamento affettivo non cercano solo emozioni positive, ma vivono con intensità anche le emozioni negative (ad esempio ritengono utile farsi un pianto liberatorio, Foto 2).  Questo aspetto rappresenta un’importante differenza rispetto ad un altro ambito di indagine della psicologia sociale, quello della regolazione emotiva, che riguarda invece una tendenza delle persone a massimizzare le emozioni positive o a ristabilire velocemente uno stato di equilibrio dopo un’esperienza negativa (Erber, 1996; Gross, 1998; Thayer, Newman, & McClain, 1994). 

Per quanto concerne il versante cognitivo, NFC rappresenta un orientamento ad apprezzare e impegnarsi in attività che richiedono un grande sforzo cognitivo (Cacioppo & Petty, 1982, 1984; Cacioppo, Petty, Feinstein, & Jarvis, 1996; Cacioppo, Petty, Kao, & Rodriguez, 1986; Cacioppo, Petty, & Morris, 1983).  Le persone con alti livelli di NFC ritengono importante ponderare ogni aspetto nelle decisioni e pertanto tendono a raccogliere molte informazioni sulle caratteristiche di un oggetto prima di formulare una valutazione su di esso.  Al contrario, le persone con bassi livelli di NFC preferiscono risparmiare le proprie risorse cognitive e formulare giudizi il più rapidamente possibile (Haugtvedt, Petty, & Cacioppo, 1992; Cacioppo et al., 1996).  Data la loro preferenza per il ragionamento, le persone con un alto orientamento cognitivo sviluppano un atteggiamento più favorevole verso situazioni o compiti che richiedono di escogitare nuove soluzioni ai problemi (Cacioppo et al., 1983; Kassin, Reddy, & Tulloch, 1990; Lassiter, Briggs, & Bowman, 1991) ed hanno esperienze frequenti e ripetute con risorse e mezzi tecnologici che presuppongono una qualche forma di creatività (ad esempio l’utilizzo da parte dei docenti di tecnologie avanzate per facilitare l’apprendimento scolastico). 

 

NFA, NFC e comunicazione persuasiva

Gli psicologi sociali hanno dimostrato che il NFA e il NFC predicono importanti aspetti legati alla formazione degli atteggiamenti e alla comunicazione persuasiva (ovvero alla comunicazione finalizzata al cambiamento degli atteggiamenti). 

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