Intorno al #MeToo: Uno sguardo psico-sociale sul movimento contro la violenza e le molestie sessuali

Un ulteriore punto debole di un movimento come il #MeToo potrebbe essere legato proprio al suo essere una campagna svolta soprattutto sui social media: utilizzare un hashtag, condividere la propria esperienza o quella di altri potrebbero apparire come azioni meno gravose, se non superficiali, in confronto ad impegni più concreti offline. Proprio perchè richiedono meno impegno, tuttavia, tali azioni compiute online rischiano di essere anche meno efficaci rispetto ad azioni offline, se non si legano a specifici obiettivi di aiuto verso le vittime di abusi (per esempio, una raccolta fondi per le vittime o la partecipazione ad iniziative più “visibili” agli occhi dei politici e dei cittadini). In tal senso, un sottile effetto di backlash del movimento #MeToo potrebbe essere proprio quello di giustificare un minore impegno in attività che implicano maggiore tempo e maggiore sforzo. Al momento, queste ipotetiche ripercussioni del #MeToo non sono supportate da dati di ricerca. E’ auspicabile, tuttavia, che la ricerca psicosociale ponga attenzione a tali questioni per contribuire a comprendere come, nella nostra società, sia possibile affrontare efficacemente la questione gravosa delle molestie e delle violenze sessuali al fine di realizzare un vero cambiamento sociale.

 

Glossario

Molestia sessuale: qualsiasi comportamento indesiderato o tipo di discriminazione a connotazione sessuale che offenda la dignità delle persone.

Violenza sessuale: costrizione a svolgere o subire atti sessuali contro la volontà, utilizzando forza, autorità o un mezzo di sopraffazione.

Violenza di genere: violenza psicologica, fisica o sessuale basata su una discriminazione in base al sesso.

Azione collettiva: qualsiasi azione messa in atto per sostenere gli interessi del proprio gruppo sociale o per mostrare solidarietà politica.

Miti dello stupro e delle molestie sessuali: credenze persistenti e largamente condivise, seppur false, mantenute per giustificare o negare stupri e molestie.

Sessismo: atteggiamento pregiudiziale o discriminatorio basato sulla convinzione che le donne siano inferiori agli uomini.

Sessismo ostile: forma di sessismo apertamente negativa, basata sull’idea che le donne sfruttino sessualità o femminismo per controllare gli uomini.

Ruoli tradizionali di genere: norme comportamentali associate specificatamente a maschi e femmine, in un dato gruppo o sistema sociale.

Sessualizzazione interiorizzata: interiorizzazione, da parte delle donne, dell’idea di dover essere attraenti al fine di essere apprezzate dagli uomini.

Backlash: una forte reazione negativa (“contraccolpo”) ad un cambiamento di carattere sociale o politico, che va in direzione opposta rispetto agli obiettivi del fenomeno iniziale.

 

Bibliografia

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