Solo a Sanremo? Disparità di genere nel settore culturale e creativo
Come in altri ambiti organizzativi, risulta cruciale sensibilizzare chi opera nel settore sugli ostacoli alla parità di genere e su quale potrebbe essere il loro contributo per eliminarli o, quanto meno, per attenuarne gli effetti. In questa logica è importante formare al riconoscimento di molestie sessuali e di altre espressioni di ostilità verso le donne come le microaggressioni di genere, e allo stesso fornire formazioni per diventare testimoni attivi o bystander, vista l’efficacia di tali figure nel contrasto alla violenza di genere (ad es. Coker et al., 2016). Per quanto riguarda gli stereotipi, la formazione potrebbe non limitarsi a informare sulla loro esistenza e implicazioni, per fornire strumenti concettuali per decostruirli e soprattutto per responsabilizzare chi opera nel settore al cambiamento. Come visto nel precedente paragrafo, il settore culturale e creativo subisce gli stereotipi di genere; allo stesso tempo, però, svolge un attivo nel perpetuarli. Dal monitoraggio della programmazione Rai del 2021, risulta, ad es., che donne (e uomini) sono rappresentate in ruoli stereotipici (Osservatorio parità di genere, 2022). Riconoscere di essere in una posizione privilegiata per promuovere narrative diversificate può essere un primo passo per chi opera nel settore per diventare agenti di cambiamento.
Glossario
Agenticità e comunalità. I termini agenticità (agency) e comunalità (communion) vengono in genere utilizzati per indicare due dimensioni fondanti la percezione sociale (Abele, & Wojciszke, 2019). Nello specifico tratti, interessi o motivazioni che denotano un orientamento alla relazione vengono ricondotti alla comunalità, quelli che indicano un orientamento all’agenticità.
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