Le determinanti psicosociali dell’azione collettiva: Il modello SIMCA

Le convinzioni morali

Le convinzioni morali sono definite da Skitka e colleghi (2005) come forti atteggiamenti che ognuno possiede nei confronti di un oggetto o di un argomento. Questi atteggiamenti su quanto qualcosa sia morale o immorale persistono nel tempo e influenzano il modo in cui le persone esprimono i giudizi e si comportano (Skitka, Bauman, & Sargis, 2005). Essi determinano “ciò che le persone pensano, provano e fanno” (Skitka et al., 2005, p. 3). Ad esempio, coloro che considerano l’aborto immorale, tendono a giudicare la decisione di abortire come profondamente sbagliata e si oppongono con fermezza al diritto delle donne di decidere se portare avanti o meno la gravidanza.

Precedenti ricerche hanno dimostrato che quando le persone sono moralmente convinte, esse mettono in atto comportamenti coerenti con le proprie convinzioni (van Zomeren & Lodewijkx, 2005, 2009) e volti alla loro difesa (Skitka, Bauman, & Mullen, 2004, 2008). Proprio perché le convinzioni morali consistono in forti atteggiamenti che devono essere difesi, le loro violazioni raramente vengono tollerate (Skitka et al., 2008, 2005; vedi anche Tetlock, 2002).

Il quarto fattore motivazionale chiave per partecipare all’azione collettiva è rappresentato dalle convinzioni morali (van Zomeren et al., 2011). Nello specifico, il modello dell’identità sociale dell’azione collettiva (SIMCA; van Zomeren et al., 2008, 2011) assume che le persone si identificano con un gruppo quando condividono con i suoi membri date convinzioni morali. Secondo gli autori, le convinzioni morali rinforzano l’identificazione con il gruppo svantaggiato che, come abbiamo visto, aumenta la partecipazione all’azione collettiva sia direttamente sia indirettamente attraverso maggiori emozioni di rabbia e maggiori credenze di efficacia di gruppo.

 

Il modello dell’identità sociale dell’azione collettiva (SIMCA)

Il modello dell’identità sociale dell’azione collettiva (SIMCA; van Zomeren et al., 2008, 2011) integra i quattro fattori motivazionali descritti nei paragrafi precedenti: l’identità sociale, la rabbia, l’efficacia di gruppo e le convinzioni morali. Come illustrato nella Figura 1, il SIMCA prende in esame l’influenza che ogni fattore motivazionale esercita sulla partecipazione all’azione collettiva così come la relazione esistente tra tali fattori. Evidenziando i principali fattori che motivano le persone ad agire collettivamente, il SIMCA fornisce indicazioni rilevanti sia dal punto di vista teorico sia in termini di conseguenze pratiche. L’azione collettiva viene spesso definita come un’azione a scopi benefici per uno o più gruppi. Nonostante in molte occasioni questa definizione rispecchia la realtà (ad esempio, azioni collettive contro situazioni di discriminazione), in altre occasioni l’azione collettiva sfavorisce uno o più gruppi (ad esempio, azioni collettive contro l’integrazione degli immigrati nella società o contro il matrimonio omosessuale). Date le implicazioni sociali dell’azione collettiva, una migliore comprensione di quando, come e perché le persone decidono di agire collettivamente risulta fondamentale. Adottando una prospettiva sociopsicologica, il SIMCA identifica i fattori che motivano l’azione collettiva intrapresa sia dai membri di gruppi avvantaggiati nella società sia dai membri di gruppi svantaggiati. 

Figura 1 – Modello dell’Identità Sociale dell’Azione Collettiva (SIMCA; van Zomeren et al., 2008, 2011)

Nel 2011, van Zomeren e colleghi hanno indagato se i membri di un gruppo avvantaggiato (abitanti di Hong Kong) erano intenzionati ad agire collettivamente in supporto dei membri di un gruppo svantaggiato (abitanti della Cina continentale). Gli autori hanno dimostrato che tanto più gli abitanti di Hong Kong possedevano convinzioni morali contro l’ineguaglianza sociale, tanto maggiore era la loro identificazione con gli abitanti della Cina continentale, tanto più intense erano le loro emozioni di rabbia per la condizione di svantaggio degli abitanti della Cina continentale e tanto più forti erano le loro credenze di efficacia di gruppo nel migliorare tale condizione di svantaggio. Gli alti livelli di identificazione, rabbia e efficacia, di conseguenza, promuovevano le loro intenzioni di azione collettiva. Inoltre, l’alta identificazione con gli abitanti della Cina continentale motivava gli abitanti di Hong Kong ad agire collettivamente non solo in maniera diretta, ma anche in maniera indiretta, aumentando le loro emozioni di rabbia e le loro credenze di efficacia di gruppo.

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