Attribuire una mente a individui e gruppi
Conclusione
Nessun altra specie sul pianeta è capace di leggere la mente degli altri come gli esseri umani (Hare, 2007). Questa capacità si è evoluta perché ci permette di prevedere il comportamento e formare le relazioni sociali necessarie all’appartenenza di gruppo, elementi necessari alla sopravvivenza. Leggiamo la mente degli altri partendo da una simulazione egocentrica dell’esperienza mentale altrui e poi correggendola sulla base di ulteriori informazioni, che abbiamo appreso durante il corso della nostra vita. A questo punto, si pongono due questioni importanti: c’è molta variabilità intra- ed inter-individuale nell’accuratezza con cui decifriamo la mente degli altri e il fallimento nel percepire la mente può portare alla negazione di umanità, un fenomeno ben descritto dai tragici eventi, quali i genocidi, che hanno caratterizzato la storia dell’umanità. È quindi necessario continuare a studiare la percezione di mente al fine di comprendere tale variabilità e proporre delle strategie per migliorare questa abilità. Lo sviluppo di questa linea di ricerca dovrebbe essere volto a delineare un quadro teorico completo che integri i diversi approcci scientifici all’interno di una struttura generale, che tenga conto dei progressi nelle neuroscienze (Gallese, Keyers, & Rizzolati, 2004; Marsh et al., 2010), delle inferenze sulla mente di agenti non-umani (Waytz, Epley, & Cacioppo, 2010), delle conseguenze del fallimento ad attribuire una mente ad individui e gruppi (Haslam, 2006), delle implicazioni per il benessere individuale (Gilbert, 2006) e per le relazioni terapeutiche e di cura (Haque & Waytz, 2012).
Glossario
Antropomorfismo: L'antropomorfismo è il processo di attribuzione di caratteristiche unicamente umane ad altri animali, entità non animate, fenomeni, oggetti tecnologici, o altri concetti astratti quali organizzazioni, governi, o entità sovraordinate. Il termine deriva dalla combinazione dei termini greci ánthrōpos (umano) e morphē (forma).
Euristica: Le euristiche sono scorciatoie o strategie cognitive che forniscono alle persone la capacità di produrre inferenze abbastanza accurate; nei processi decisionali, le euristiche aiutano a tradurre un problema complesso in più semplici operazioni di giudizio. Le euristiche più studiate sono quelle della rappresentatività, della disponibilità, ancoraggio e accomodamento.
Proiezione sociale: La proiezione sociale è la tendenza ad aspettarsi delle somiglianze tra sé e gli altri. Partendo dalle proprie disposizioni o preferenze, le persone fanno rapidamente delle previsioni su come sono gli altri o su cosa hanno intenzione di fare. Più gli altri sono valutati come simili (ad es., i membri dell’ingroup) più alta la proiezione delle proprie caratteristiche nel giudicarli.
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