Atteggiamenti Omofobici di Uomini Gay e Donne Lesbiche: la Violazione dei Ruoli di Genere
Tuttavia, sia la letteratura internazionale che il report dello Special Eurobarometer 437 (2015) sulle discriminazioni all’interno di tutti gli Stati Europei, hanno indicato che gli atteggiamenti negativi delle persone, sia eterosessuali che non, verso le persone gay e lesbiche sono associate anche a differenze interindividuali, come ad esempio il genere (Cohen, Hall, & Tuttle, 2009), l’età (Baiocco, Nardelli, Pezzuti, & Lingiardi, 2013), il livello d’istruzione (Chi & Hawk, 2016), mostrando che i maschi, le persone più adulte e con un minore livello d’istruzione hanno atteggiamenti più negativi. Altre due caratteristiche che si associano ad atteggiamenti negativi verso l’omosessualità sono l’orientamento politico conservatore (Walch, Orlosky, Sinkkanen, & Stevens, 2010), un alto coinvolgimento religioso (Piumatti, 2017) e la mancanza di una conoscenza diretta con persone gay e lesbiche (Allport, 1954; Lytle, Dyar, Levy, & London, 2017).
Violazione dei ruoli di genere e atteggiamenti negativi
Sebbene siano molto numerosi gli studi sugli atteggiamenti di uomini e donne eterosessuali nei confronti di persone gay e lesbiche che aderiscono o meno alle norme di genere (Cohen et al., 2009; Glick et al., 2007; Kite & Whitley, 1996; Lingiardi et al., 2016; Louderbeck & Whitley, 1997; Vaughn, Teeters, Sadler,, & Cronan, 2016), tuttavia la letteratura scientifica sugli atteggiamenti negativi verso gli uomini gay e le donne lesbiche da parte delle altre persone gay e lesbiche è più limitata, ma sta comunque crescendo (Hunt, Fasoli, Carnaghi, & Cadinu, 2016; Salvati, Ioverno, Giacomantonio, & Baiocco; 2016; Salvati, Pistella, Ioverno, Giacomantonio, & Baiocco, 2017; Whicker, 2016). Queste ricerche hanno evidenziato che non solo le persone eterosessuali, ma anche persone gay e lesbiche possono avere atteggiamenti negativi verso altre persone gay e lesbiche, soprattutto se violano i tradizionali ruoli di genere.
È un dato abbastanza solido che da un punto di vista di attrazione fisica, mentre gli uomini gay desiderano e trovano più attraenti volti di uomini percepiti come mascolini le donne lesbiche preferiscono volti femminili (Bailey, Kim, Hills, & Linsenmeier, 1997, Rodriguez, Huemmer, & Blumell, 2016; Zheng, Hart, & Zheng, 2013). Inoltre, sembrerebbe che quando gli uomini gay sentono minacciata la propria identità maschile, come ad esempio quando si rendono conto o gli si fa notare di aver messo in atto un comportamento ritenuto poco mascolino, essi rispondono con una serie di comportamenti, come ad esempio esprimere un minor desiderio di interagire con uomini gay femminili, che sono volti a ripristinare la loro autostima (Hunt et al., 2016),
Per quanto riguarda, invece, le emozioni suscitate da un uomo gay femminile, sembrerebbe che siano più negative rispetto a quelle provate verso un uomo gay mascolino, sia in uomini eterosessuali che gay (Salvati et al., 2016; 2017). Gli uomini gay che provano più emozioni negative verso un gay femminile, sembra abbiano anche alti livelli di omofobia interiorizzata. Indagando tali atteggiamenti anche in donne lesbiche e confrontandoli con gli atteggiamenti negativi verso lesbiche mascoline e femminili (Salvati, Pistella, Giacomantonio, & Baiocco, Under Review), si è visto non solo che l’uomo gay femminile suscita più emozioni negative anche nelle lesbiche, ma queste ultime tenderebbero ad avere più emozioni negative anche verso una lesbica femminile. Anche per le donne lesbiche, inoltre, è stato riscontrato un aumento delle emozioni negative all’aumentare della loro omofobia interiorizzata.
Infine, per quanto riguarda la violazione dei ruoli di genere degli stessi partecipanti alle ricerche, è emerso che chi ha maggiori emozioni negative verso i gay effeminati sembrano essere gli uomini gay e le donne lesbiche che si percepiscono molto mascolini, e gli uomini eterosessuali che si percepiscono, invece, poco mascolini. Focalizzando l’attenzione sulle donne lesbiche, di cui la letteratura scientifica si è occupata di meno, sembrerebbe che la percezione della propria aderenza al ruolo di genere maschile abbia un peso maggiore rispetto allo stigma sessuale interiorizzato. Se, infatti, le donne lesbiche che si percepiscono molto mascoline hanno più emozioni negative verso l’uomo gay femminile, indipendentemente dal loro livello di omofobia interiorizzata, le partecipanti lesbiche che invece si percepiscono molto aderenti al ruolo di genere femminile, provano più emozioni negative verso l’uomo gay femminile solo se hanno alti livelli di omofobia interiorizzata.
Perché atteggiamenti negativi anche in gay e lesbiche?
Questi risultati sembrano suggerire alcuni processi alla base degli atteggiamenti negativi in uomini gay e donne lesbiche, verso altre persone gay e lesbiche che violano i tradizionali ruoli di genere (Wellman & McCoy, 2014). Innanzitutto il sessismo, un sistema di disparità basate sul genere che attribuisce una superiorità degli uomini sulle donne (Glick & Fiske, 2001), potrebbe aiutare a comprendere queste relazioni. In particolare, il machismo può essere considerato un derivato del sessismo e si esplica in una iper-conformità al ruolo tradizionale di genere maschile (Pacilli, Taurino, Jost, & van der Toorn, 2011) ed è un fenomeno che coinvolge tanto gli uomini gay quanto quelli eterosessuali.
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