Le origini delle paure comuni: una rassegna

Gli stimoli rilevanti per il disgusto spesso sono quelli che possono essere vettori di malattie (ad es. sangue, saliva, secrezioni sessuali). In effetti, il disgusto potrebbe essere un adattamento evolutivo per evitare la malattia (Oaten, Stevenson, & Case, 2009). Davey (2011) osserva che la ragione per cui alcuni altri stimoli (come vermi, lumache o serpenti) sono considerati disgustosi, è forse perché assomigliano ai principali stimoli che inducono disgusto (ad es. feci, muco). Tuttavia, il disgusto è stato implicato nella genesi di un gran numero di paure e fobie (cioè paure intense): fobie del sangue, iniezioni e lesioni, fobie degli animali (ad esempio serpenti, ragni); persino pregiudizi basati sulla paura nei confronti di stranieri, immigrati e omosessuali (Hodson, & Costello, 2007; Klieger e Siejak, 1997; Mulkens, de Jong, & Merckelbach, 1996; Terrizzi, Shook, & Ventis, 2010).

 

Teorie integrative

Dopo aver considerato le principali teorie sulle origini delle paure, possiamo ora considerare brevemente il funzionamento di un approccio che combina e integra vari elementi di queste teorie. Armfield (2006) presenta uno di questi modelli, centrato sugli schemi - strutture cognitive che organizzano pensieri e percezioni: in questo modello, quando uno stimolo pauroso entra nel sistema, evoca una risposta di paura immediata (riflessiva) non appena innesca lo schema pertinente (Armfield, 2006). Cosa è contenuto nello schema? Informazioni basate sulla percezione di "pericolosità", "disgustosità", "incontrollabilità" e "imprevedibilità" di uno stimolo; informazioni che sono modellate dall'apprendimento precedente e da fattori di personalità come la sensibilità al disgusto (Armfield, 2006, 758). A causa della complessità del modello e della limitata ricerca empirica (ad es. Armfield, 2010, Crego, Carrillo-Díaz, Armfield e Romero, 2013), è troppo presto per dire se questo può descrivere con successo l'eziologia di tutte le paure comuni.

 

Conclusioni

Guardando indietro, sono riuscite alcune delle teorie discusse a fare luce sulla genesi delle tue paure? Lo hanno fatto la maggioranza di queste teorie? Nessuna di queste? Sulla base dei risultati riportati in questo articolo, tuttavia, propongo che nessuna singola teoria possa descrivere le origini di tutte le paure comuni esaminate, sebbene alcuni approcci appaiano più adatti a descrivere la genesi di particolari paure o la presenza di paure in alcuni individui.

Vale a dire che, la genesi della paura delle iniezioni (Kleinknecht, 1994) e le paure infantili di soffocamento, potrebbero essere meglio chiarite dal condizionamento classico (Muris, Merckelback, Mayer, & Prins, 2000; Ollendick & King, 1991). Le paure dei bambini di pericoli "astratti", di oggetti / situazioni con cui non hanno avuto esperienze di prima mano (ad esempio, bombardamenti, morte), possono essere meglio chiarite usando teorie dell’apprendimento basato sull’osservazione e forse sulle informazioni (Davey, 1992; Muris et al., 1997; Ollendick & King, 1991).

Le origini della paura dell'altezza o dei serpenti possono essere spiegate usando le visioni evoluzionistiche, in particolare la teoria della predisposizione (Menzies & Clarke, 1995; Seligman, 1971). Le teorie cognitive e di personalità, d'altra parte, oltre ad integrare altri approcci, sono più adatte a descrivere la genesi delle paure relative a nuovi stimoli, che possono apparire imprevedibili e incontrollabili, insolite o disgustose. Di conseguenza, queste teorie possono spiegare le nostre paure di un alieno dall'aspetto strano, un insetto viscido o un robot che agisce in modo improvviso e imprevedibile.

  

Limitazioni

 

Alcuni degli studi utilizzati in questa recensione erano basati su piccoli campioni, e molti si basavano su questionari, che non sono sempre affidabili (ad esempio, Schwarz, 1999). Inoltre, le domande di ricerca affrontate e le misure utilizzate variavano nelle diverse ricerche, rendendo difficili i confronti diretti. Infine, un certo numero di fattori (ad esempio, la collocazione geografica), che non sono stati considerati, potrebbero aver influenzato i risultati degli studi esaminati. Ad esempio, mentre il condizionamento diretto è una spiegazione inadeguata per l'origine della paura dei serpenti negli Stati Uniti, potrebbe non essere così inadeguato se la ricerca fosse condotta in India. Perché? Perché meno di 10 persone muoiono per i  morsi di serpente ogni anno negli Stati Uniti; in India, oltre 10.000 (Kasturiratne et al., 2008; Langley, 2005).

 

Bibliografia

 

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