Connessioni sociali nell’Era digitale
In questo contributo, abbiamo voluto evidenziare come gli esseri umani nascano con un bisogno fondamentale di connessioni sociali e appartenenza. Il successo e la rapidissima diffusione delle tecnologie digitali (come smartphone e social media) può essere legata anche al modo con cui queste tecnologie rispondono a tale bisogno. La ricerca futura si dovrà focalizzare maggiormente sulle conseguenze che le tecnologie digitali hanno sulle relazioni umane e sulla loro capacità di soddisfare questo bisogno di appartenenza. Nella stampa generalista, assistiamo spesso a un dibattito polarizzato tra chi ritiene che queste tecnologie siano il male assoluto (con conseguenti proposte di divieto di accesso ad esempio ai più giovani) e chi invece pensa che abbiano apportato solo benefici alle nostre vite (ad esempio portando l’accesso alla conoscenza in quasi tutti i luoghi del pianeta). A nostro avviso, tale polarizzazione è deleteria, in considerazione del fatto che ogni tecnologia prodotta dall’uomo spesso ha in potenza sia vantaggi che svantaggi.
Ad esempio, sarebbe troppo semplicistico e riduttivo limitare la visione del fenomeno smartphone al versante problematico e alle conseguenze negative del sovrautilizzo. Al contrario, sarebbe più opportuno adottare un punto di vista meno polarizzato per comprendere meglio il fenomeno e considerarne le molteplici sfaccettature. In tal senso, l’applicazione della Compensatory Internet Use Theory (Kardefelt-Winther, 2014) al comportamento di utilizzo dello smartphone offre una prospettiva a più ampio spettro, considerando l’utilizzo delle diverse funzioni dello smartphone come una strategia di coping utile a compensare problemi psicosociali o, più semplicemente, a soddisfare i bisogni della quotidianità. Così, una carenza di interazioni faccia a faccia può motivare le persone a cercare occasioni di contatto con gli altri tramite social network; oppure, un maggior livello di ansia sociale può spingere a vedere le relazioni virtuali come più “sicure” e ad optare per queste ultime.
In questo senso, Waytz e Gray (2018) hanno descritto i possibili impatti che la tecnologia digitale può avere sulla socialità degli individui, evidenziando percorsi sia positivi che negativi. Le tecnologie digitali possono favorire la socialità quando costituiscono un complemento a relazioni offline significative e pre-esistenti. Oppure, lo possono fare quando la creazione, lo sviluppo e il mantenimento di relazioni offline significative è altrimenti difficile da raggiungere, a causa di una malattia che costringe a letto o ad un trasferimento lavorativo. Al contrario, le stesse tecnologie possono compromettere la socializzazione quando vanno a sostituire lo sviluppo di connessioni offline profonde e significative con connessioni online superficiali.
Bibliografia
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