L'insostenibile pesantezza dell'apparire: influenze socioculturali e immagine corporea nelle donne

Predittori socioculturali dell’insoddisfazione corporea 

Nell’analisi dei fattori coinvolti nello sviluppo dell’insoddisfazione per la propria apparenza, alcune evidenze empiriche hanno confermato l’importanza che le variabili socioculturali giocano a tale riguardo (Carrard et al., 2020; Di Gesto et al., 2022; Nerini et al., 2019; Rollero, 2019; Schaefer et al., 2019). Il Modello Tripartito di Influenza (Tripartite Influence Model, TIM; Keery et al., 2004; Thompson et al., 1999) costituisce un riferimento di centrale importanza nell’analisi dei fattori socioculturali implicati nello sviluppo dell’immagine corporea. In particolare, il modello individua tre principali fonti di influenza, quali i pari, la famiglia e i mass media, in grado di agire sull’immagine corporea attraverso due processi di mediazione: L’interiorizzazione degli ideali socioculturali di bellezza e la tendenza ripetuta al confronto sociale relativo all’apparenza. L’interiorizzazione consiste nell’incorporazione o accettazione degli standard socioculturali di attraenza promossi dai media, fino a trasformarsi in valori che condizionano i comportamenti quotidiani; attraverso il confronto sociale, l’individuo valuterà il proprio aspetto tramite il confronto con i modelli salienti di attraenza proposti in maniera iterativa a livello socioculturale (Thompson et al., 1991). Con la crescente diffusione di Internet, soprattutto tra i giovani adulti, la ricerca si è sempre più spostata dallo studio dei media tradizionali ai nuovi media, i quali costituiscono una fonte di influenza sull’immagine corporea particolarmente pervasiva (Holland & Tiggemann, 2016). Nello specifico, i Social Networks (SNs) rappresentano la tipologia di social media maggiormente utilizzata dalla popolazione giovanile (Global Digital Report, 2022). Alcuni SNs, come Instagram e TikTok, sono focalizzati sull’apparenza fisica più di altri, come Twitter, che veicolano prevalentemente contenuti testuali (Ottoni et al., 2014). I SNs basati sulle immagini connesse all’apparenza estetica, data l’ampia disponibilità di fonti (es., amici, familiari, celebrità) che attraverso essi propongono ideali corporei irraggiungibili, sembrano costituire un terreno fertile per l’insorgenza di preoccupazioni relative all’immagine corporea (Boursier et al., 2020; Tiggemann & Anderberg, 2019). È opportuno sottolineare che il ruolo dei SNs sulla soddisfazione corporea non è diretto, ma è mediato da una serie di variabili importanti, come l’interiorizzazione e il confronto sociale, e che tale relazione può essere anche inversa (Jarman et al., 2021). In quest’area di indagine l’attenzione dei ricercatori si è sempre più rivolta ad Instagram, poiché, oltre ad essere un SN focalizzato su immagini che propongono contenuti connessi principalmente all’apparenza fisica, si caratterizza per la presenza di funzionalità che permettono di modificare il modo in cui l’utente si presenta esteticamente nel contesto virtuale (Di Gesto et al., 2022; Tiggemann et al., 2018). Il desiderio di apparire più attraenti sia a se stessi che agli occhi dei followers sta diventando una tendenza in costante crescita nella nostra società e la rapida proliferazione di strumenti per l’editing digitale delle immagini, insieme alla facile accessibilità ai SNs, sembra favorire una maggiore attenzione alla gestione di come il proprio corpo appare online (Chua & Chang, 2016). Inoltre, il progressivo fiorire di immagini pubblicate sui SNs che mostrano i risultati post-operatori di interventi di chirurgia estetica risponde direttamente alle richieste di un gran numero di utenti, i quali, sempre di più, ricercano mezzi rapidi e accessibili per intervenire sul proprio aspetto (Pendolino & Ottaviano, 2019; Wang et al., 2019). Ulteriori variabili che potrebbero essere di interesse per la comprensione di come le influenze socioculturali agiscono sull’immagine corporea e sul ricorso alla chirurgia estetica delle donne sono l’età e l’orientamento sessuale. In merito all’età, in uno studio, Slevec e Tiggemann (2010) hanno confrontato giovani donne con donne adulte australiane mostrando come nella relazione tra uso di media, soddisfazione corporea e intenzione di ricorrere alla chirurgia estetica l’età non sia una variabile significativa, mentre un ruolo rilevante è giocato dal livello di investimento sul proprio corpo nella definizione del proprio sé. Indipendentemente dall’età, le donne che attribuiscono maggiore importanza al proprio corpo nella valutazione complessiva del sé esperiscono maggiore insoddisfazione corporea e ansia da invecchiamento a seguito dell’uso dei media, tendendo, dunque, a ricorrere con più probabilità alla chirurgia estetica. Per quanto riguarda l’orientamento sessuale, uno studio condotto su donne lesbiche americane (Kelly, 2007) ha mostrato che la variabile più rilevante relativamente alla soddisfazione corporea e al ricorso a strategie di gestione del proprio corpo (compresa la chirurgia estetica) è il livello di interiorizzazione degli ideali estetici, orientati alla magrezza e/o alla muscolosità, dominanti all’interno della subcultura alla quale la persona appartiene. È importante evidenziare come il ricorso alla chirurgia estetica non sia dannoso di per sé, ma può diventarlo quando le ragioni che motivano la persona a ricorrere alla chirurgia sono legate all’interiorizzazione di canoni estetici trasmessi a livello socioculturale, che variano con il cambiamento del contesto sociale e culturale di riferimento (Atiyeh & Chahine, 2021).

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