Che Cosa Significa “Moralità”? Differenze Individuali Legate all’Ideologia Politica

Anche per quanto riguarda più nello specifico l’ambito della moralità, la ricerca scientifica ha evidenziato delle differenze profonde tra conservatori e progressisti. In letteratura si ritrovano diversi modelli e approcci che, però, conducono sostanzialmente alle medesime conclusioni. Ad esempio, alcuni studi focalizzati sugli orientamenti valoriali hanno mostrato la presenza di due dimensioni fondamentali alla base dell’orientamento politico (Heaven & Oxman, 1999). Una dimensione (International Harmony and Equity/Armonia internazionale ed equità), più caratteristica dei progressisti, si riferisce all’integrità e al benessere proprio ed altrui, alla libertà e all’uguaglianza come valori guida. L’altra dimensione (National Security and Order/Sicurezza nazionale e ordine) si ritrova maggiormente nel pensiero conservatore poiché rimanda soprattutto alla forza, all’ordine, alla disciplina, al potere e al successo personale. In modo analogo, considerando il sistema di valori proposto da Schwartz (1992; si veda glossario), i conservatori sembrano aderire maggiormente a valori quali Sicurezza, Potere, Successo, Conformismo e Tradizione, mentre i progressisti ottengono punteggi maggiori nei valori di Universalismo, Benevolenza e Autodirezione (Cohrs, Moschner, Maes, & Kielmann, 2005). Altre indicazioni interessanti provenienti dalla letteratura scientifica riguardano i valori sociali che orientano il comportamento delle persone nei contesti di relazione interpersonale e intergruppi (social value orientation, SVO; Van Lange, Bekkers, Chirumbolo, & Leone, 2012; si veda glossario). Secondo questa letteratura, i conservatori sembrano essere caratterizzati da un orientamento di tipo individualista e competitivo, mentre i progressisti da un orientamento prosociale e cooperativo.

Dopo questa sintetica panoramica, nei paragrafi successivi l’attenzione sarà focalizzata sulle differenze tra progressisti e conservatori soprattutto in relazione alla teoria dei fondamenti morali (Haidt & Joseph, 2004) e alla sensibilità al disgusto. Riguardo quest’ultimo punto, appare, infatti, ormai ampiamente riconosciuto che la disapprovazione morale e il disgusto fisico siano fortemente connessi tra loro sia a livello cognitivo, sia a livello comportamentale e fisiologico (ad es., Eskine, Kacinik, & Prinz, 2011). Inoltre, la ricerca ha recentemente sottolineato che i conservatori manifestano una maggiore sensibilità al disgusto rispetto ai progressisti (ad es., Inbar & Pizarro, 2009) e che certi elementi ambientali collegati al disgusto (o al contrario all’igiene) possono determinare delle reazioni e delle valutazioni più negative nei confronti dei comportamenti immorali, così come possono promuovere l’adozione di opinioni più conservatrici riguardo la moralità e le minoranze sociali (ad es., Helzer & Pizarro, 2011).

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